“Quando la mia fede era impiccata alle fragili
corde della giustizia
e in tutta la città facevano a pezzi
il cuore dei miei occhi,
quando soffocarono
con il fazzoletto nero della legge
gli occhi infantili del mio amare
e dalle tempie pulsanti della mia speranza
sgorgarono fiotti di sangue,
quando la mia vita ormai non era più nulla,
nulla, se non il tic-tac di un orologio,
capii che dovevo amare,
amare,
amare follemente.”
(Forugh Farrokhzad – traduzione di Domenico Ingenito)
antonio blunda su Orffyreus e il segreto del mot… | |
Nicola su Orffyreus e il segreto del mot… | |
nicolaverderame su Poesia cipriota contemporanea:… | |
wordinprogress su Poesia inglese contemporanea:… |
Discussione
Non c'è ancora nessun commento.