T’ho misurato il viso
da un pollice
da una notte d’amore
con la tua vita che mi dormiva accanto
con le mani fredde e le guance
nella distanza breve da me.
Nessun rumore
interrogava il silenzio,
forse – non mi accorgevo – era tagliato ai piani
da intervalli di passi.
Era soltanto una notte
così uguale ad altre
come tante già viste
dai capelli scombinati,
di spettatori di scarpe per terra
per la fiaba muta accesa dei televisori.
T’ho misurato il viso
quella notte
che la tua vita mi dormiva accanto.
Una notte
così uguale ad altre
che ho misurato anche l’anima
e per amore
mi s’è ferita ogni cosa.
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Mi piace. Ma non basta. Difficile dire. Difficile scrivere quello che la poesia sussurra…Ma non potevo far finta di niente e non dirtelo che mi ha emozionato tantissimo. La chiusa in particolare…
Grazie