La donna, annerita dall’oltraggio del sangue dei martiri,
Ha perso il suo patrimonio nella violenza
Delle stagioni del desiderio in cui l’amore ancora titubante
Si affretterà ad ipotecare il futuro.
Il silenzio angosciante che funge da sudario ai morti,
Simile al viso scuro della sera
È perizoma di foglie morte insanguinate,
Nel quale la giovane donna disincantata dal corpo fragile,
spossata, senza più fiato, a furia di prove,
nella cronaca delle solitudini,
Abbandona la sua pienezza alle formiche alate.
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