Dieci minuti alla fine della partita, uno striminzito gol di vantaggio, le forze che cominciano a mancare: è il momento propizio per fare melina. Cioè trattenere il più a lungo possibile la palla in attesa del fischio finale da parte dell’arbitro. In questo modo di dire, “melina” è diminutivo di mela, che ha il significato metaforico di palla. Più in generale, quest’espressione viene utilizzata per indicare momenti in cui uno o più soggetti tergiversano, prendono tempo prima di agire o di fare una scelta, in attesa di qualcosa.
Gioco erotico
L’espressione deriva dal bolognese gioco della melina (in dialetto, “al zug dla mléina”) che sta per “indugiare, cincischiare”, probabilmente, in origine, anche con significato erotico
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