Mi chiese il boia:
dove vuoi che ti tagli la testa?
Risposi: non so.
Suvvia, cerchiamo un posto adatto.
Girammo per le strade,
entrammo nei caffè,
ci intrufolammo nelle baracche dei comandanti gli eserciti,
bussammo alle porte di conoscenti.
Cercammo nelle piazze, nei libri, nelle foci dei fiumi…
ma non trovammo un luogo adatto per uccidere un uomo!!
Al mio compagno non restò
che uccidermi in mezzo alla strada.
Per questo… oggi son triste.
Dal diwàn Ayyuhà al-zamàn al-dàyyiq… ayyatuhà al-ard al-wàsi’a (O tempo angusto… o terra vasta), Damasco 1978, la versione italiana del poema si trova in Nazìh Abu Afash, Libertà cercando e amore, Lecce, Piero Manni, 1997, p. 34.
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