duna d’una
bellezza che radicano
il tempo e le leccate
del vento
mani di sabbia in pioggia d’ire
oh labbra
che fischia(no) il caldo e
l’orrore
in stralunamento di adorazione
cuori flessi
in delirio d’assenza
bufera oh nuvola
quali radici se non di sabbia
nel vento movendo
duna/ove
muoiono passi
usati
e poi laggiù
alla fine del tempo
scintilla l’acqua
sfidando lo spazio
(deserto di assuan, 12/6/1995)
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