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neuroni

Questo tag è associato a 5 articoli.

l relè del cervello. Per quanto si potrà vivere? La risposta sta tutta nei nostri geni… o quasi

È stato scoperto che uno dei 302 neuroni dei neumatodi, che per chi non lo sapesse sono piccoli vermi nematodi usati e punzecchiati, a causa della loro semplicità (poveretti) per vari studi sul sistema nervoso, è capace di controllare due diverse funzioni motorie. Questo neurone multitasking è infatti responsabile sia della velocità che del cambio … Continua a leggere

Arriva microchip che imita il cervello. Ha un milione di neuroni elettronici e 256 milioni di sinapsi

Ha un milione di neuroni elettronici, oltre 256 milioni di connessioni sinattiche artificiali, contiene 4.096 processori, un’architettura in grado di svolgere operazioni complesse molto rapidamente e consuma pochissima energia: è il nuovo chip cognitivo ‘TrueNorth’, che imita il cervello umano, progettato da Ibm, i cui dettagli sono spiegato nello studio pubblicato sulla rivista Science. “Questo … Continua a leggere

L’alluminio è strettamente correlato al morbo di Alzheimer

Il cervello è un organo altamente compartimentalizzato eccezionalmente suscettibile di accumulo di errori metabolici. Il morbo di Alzheimer è la malattia neurodegenerativa più diffusa degli anziani ed è caratterizzata da specificità regionale delle aberrazioni neurali associate con le funzioni cognitive superiori. L’alluminio è il più abbondante metallo neurotossico sulla terra, ampiamente biodisponibile per gli esseri … Continua a leggere

Perchè ridiamo?

Nella storia diverse persone importanti parlarono della risata: Platone pretendeva che fosse regolamentata nella sua Repubblica perché poteva disturbare l’ordine costituito; Socrate ne raccomandava un uso parsimonioso, come il sale; Aristotele sosteneva che distinguesse l’uomo dalla bestia; Pitagora invece la proibiva ai suoi discepoli; Sigmund Freud la vedeva come una valvola di sicurezza per sfogare … Continua a leggere

Alzheimer, ecco un “neurotermometro” che consente di anticipare la diagnosi

Un team del San Raffaele ha verificato che attraverso una Pet e uno specifico marcatore è possibile cogliere le eventuali alterazioni nell’invio degli impulsi elettrici fra i neuroni e dunque “prevedere” l’arrivo della malattia e cure (più efficaci) sin dallo stadio iniziale La diagnosi spesso tardiva è una delle ragioni che rende inefficaci le terapie … Continua a leggere

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