Stamattina, quando mi sono svegliato, mi è sembrato strano. Insomma, avevo appena finito di sognare di un tizio che stava per rubarmi un paio di banconote dalla tasca, il tutto intermezzato da brevi fotogrammi dell’amico Agostino che vestito di scuro come un topo d’appartamento, guanti e occhiali sole, faceva parkour tra i palazzi di una città che non riconosco, immortalato dagli scatti fotografici, nei momenti salienti, da parte di paparazzi orgogliosi. Un sogno senza senso, lo so, me lo sono detto pure io. E dopo però, ho pensato ben altro.
Ho pensato quanto è bello sapere che non siamo soli su questa terra, insomma, soli, così, lasciati per caso. E non parlo di Dio, sarebbe troppo scontato. Pensavo alla Donna.
Certo, è un essere complicato, mille sfaccettature. Quando scorge una briciola sul letto ( o una goccia, e dico una piccola goccia di gelato, come mi è capitato ieri, caduta dal cucchiaino sul letto matrimoniale) ti guarda come solo un assassino prossimo al reato può guardare: in quell’attimo, ecco, proprio in quell’attimo, sei consapevole di come Eichmann fu giudicato a Norimberga: sdegno e disprezzo assoluto. “Che cosa hai fatto?“, ti dice lei con gli occhi sgranati. E tu cosa rispondi? Niente, lascia perdere. Non rispondere, è un consiglio. Non tentare giustificazioni inutili, è meglio, il rischio della tua banale risposta è un’ira biblica e funesta.
Ma poi, poi, ho pensato…Ma che staremmo a fare qui, noi uomini, senza di loro? Certo abbiamo il mare, le stelle, il sole, il vento gli alberi, la musica.
Ah, la birra, sì.
Avevo dimenticato quella.
Ma non è così.
In quarant’anni, l’ho visto il mare, eccome. Una distesa d’acqua. Ho visto il sole, questa cosa che fa sempre luce, e abbaglia se vi punti gli occhi per qualche secondo in più. Ho guardato il cielo, certo, e le stelle, e sentito la musica, e tutto il resto.
Ma niente, niente senza la donna è bello.
Quando lei è accanto ti accorgi che tutta quell’acqua fa un rumore. C’è la risacca, piccole onde, ed altre ingrossate che si spengono sulle rocce, in inverno, e da lì, la minuscola salsedine che respiri.
Ed il sole…quanto è bello, se c’è lei. Il tramonto, ecco cosa mi viene in mente. Quel sole, allora, mi sembra un disco rosso, di fuoco, che ogni volta dà l’illusione di spegnersi in mare, all’orizzonte, come fosse quella piccola fiamma della candela nell’ultimo guizzo, prima di andarsene.
E così le stelle, ed il vento, e la musica. Tutto sarebbe semplice, comune. Forse talvolta troppo comune, da farsi vuoto, inutile. Senza la donna, ogni cosa intorno sarebbe come un immenso ingranaggio, che si muove in perpetuo, senza alcun senso.
Un orologio preciso, creato ad arte, forse, per il semplice compiacimento di Dio, a completamento dei suoi lavori.
E invece, con la donna è tutto diverso. Quando c’è lei accanto, tutto cambia.
Niente è uno sterile meccanismo, ma tutto appare nella sua evidente profondità.
Io non sono nessuno per dirlo, ma nel mio piccolo ho sempre creduto che Dio non abbia “lavorato” a caso.
E quello che c’è qui per noi, è perchè era ciò che doveva essere. E così c’è Lei.
Lei, è perfetta. Perchè lei è la dolcezza che necessitava all’uomo. Lei è la ragione di tutte le sue capacità nascoste, quelle capacità, possibilità, grandezze, che l’uomo tira fuori soltanto quando ha accanto una donna. Lei è la spiegazione di lui.
La donna, ecco, la donna che si ama, farà fare cose ritenute impossibili. E non dico il fatto di cambiare una decina di pannolini, o passare l’aspirapolvere nella propria stanza dove da secoli gli acari vivono in pace moltiplicandosi, o rimettersi a dieta, bere una birra a settimana anzichè due galloni al giorno, o mettere quella maledetta moneta nel carrello della spesa che dovrai trascinarti stracarico del 90% di cose che non servono a te, stracarico e stanco come uno sherpa nepalese che si aggira per tutto il supermercato. No.
Lei, solo lei, ti farà fare cose bellissime. Ti farà cambiare, ed in meglio.
Tutte le cose sono in modo diverso, dici e pensi, immagini, fai progetti, fuori ed oltre di te.
La donna è quanto di più bello Dio poteva metterci accanto, perchè lei stessa è Creazione, e così, soltanto per questo, è quanto di più simile può avvicinarsi a Lui.
E quando sorride, quando dà una carezza, quando ricevi un bacio, quando hai tutti i suoi pensieri, e tutto di lei… ah ecco… allora, in quel momento, allora come adesso in questa mattina, ti accorgi di quanta meraviglia sia accaduta nella tua vita.
E solo in quell’istante sei consapevole che il miracolo davvero esiste, ed è tuo, e quel miracolo che è lei, diviene tuo con lei, e alla fine, siete un miracolo insieme.
Perchè ciò che è lei, quando ti è accanto è ciò che divieni tu, e così, entrambi: un piccolo miracolo spontaneo.
L’uomo e la donna, insieme. Forza e dolcezza, istinto e razionalità, e tutte le cose che puoi mettere l’una accanto all’altra, e che per questa unione si fanno equilibrio, armonia perfetta.
La donna, è la poesia che è al mondo.
Insomma, stamattina pensavo così, al risveglio.
Forse mi sarò dilungato, ma il fatto non è questo, è che la caffettiera stava sul fuoco, e l’ho proprio dimenticata.
La mia ragazza, poi chi la sente?
Gentile sig. Bunda molto piacevole e lodato il Suo corteggìo e l’amarsi all’Essere Donna: un’aria sana di come respirar la Donna. Grazie ! (non è necessaria la sequela del suo meritorio proceder letterario: Il Suo valore è altrove che nei “diplomi”. Apresto, Corrado Solari
Gent.mo Corrado, diamoci anche del tu. Ti ringrazio sentitamente. E concordo sul fatto che una targa è solo un pezzo di metallo, che con il tempo si consumerà. Ma la considerazione, la stima ed il rispetto per ciò che si scrive e che si è, valgono molto di più. Grazie di cuore.
p.s.: non me ne voglia immotivatamente. La sequela dei premi appare di default sotto ad ogni post , quando si commenta. Una “gaffe” di wordpress. L’indicazione dei premi ( che difatti si trovano inseriti in ben altra sede del blog) è puramente dettata da orgoglio, e non vanità. Un caro saluto, e spero a presto, a rileggersi.